Da anni i rapporti tra il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, e la comunità islamica del territorio sono ottimi. Per questo motivo è quasi “scontata” la sua presenza alla festa di conclusione del Ramadan, che si è svolta lo scorso 6 luglio nei locali dello Stadio del Ghiaccio di Pinerolo. Un occasione per rinsaldare legami di amicizia e rafforzare il dialogo, in un clima di festa e preghiera.

«Sono contento di condividere con voi la festa di Id al – Fitr – ha detto il vescovo invitato a parlare ai numerosi musulmani presenti -. Vi saluto tutti con la parola “pace”. È un dono inestimabile. Ne abbiamo tanto bisogno. Dobbiamo lottare contro ogni forma di estremismo e di fanatismo. Questa festa è occasione per conoscerci e stimarci di più».

Quindi ha proposto tre immagini «per esprimere ciò che dobbiamo essere come credenti: una­ tavola, un cuore, un cielo stellato».

«La tavola. È un richiamo forte a sederci attorno come fratelli. Siamo diversi tra di noi, ma non stranieri. Seduti alla stessa tavola cresce l’amicizia. Anzi, realizziamo la convivialità delle differenze, le quali costituiscono un arricchimento reciproco.

Un cuore. Mi piace il vostro modo di salutare: mettere la mano sul cuore. È come dire: il mio cuore è aperto verso di te; ti accolgo nella mia casa; voglio farti partecipe della mia cultura, tradizione e religione. Quando il cuore è aperto, tutto diventa più facile.

Il cielo stellato. Questa immagine la riferisco alle nostre religioni, musulmana e cristiana. Ambedue devono risplendere come stelle nel cielo. Più le nostre religioni testimoniano l’amore, più sono belle e splendenti.

Quanto bisogno, oggi, c’è di amore e di perdono! Insieme invochiamo Dio “clemente e misericordioso”. Dobbiamo fidarci di Lui, perché ci conduce su strade di giustizia e di pace».

Monsignor Debernardi ha poi concluso: «Vi auguro ogni bene e vi assicuro che seguo con attenzione la vita della vostra Comunità. Dobbiamo impegnarci a rendere la nostra Città bella e solidale».

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