L’8 novembre 2023 a Pinerolo un convegno ha riflettuto sulla valorizzazione del patrimonio culturale grazie al progetto Chiese a Porte Aperte.

 

 

Nella mattinata dell’8 novembre a Pinerolo, nella sala D. Bonhoeffer, si è tenuto l’incontro “Conversazioni generative. Beni Comuni: dalla valorizzazione del patrimonio culturale alla generatività per le comunità”. Nel corso dell’incontro diversi relatori hanno preso la parola spiegando l’importanza della valorizzazione dei beni culturali del territorio e le nuove funzioni dell’APP Chiese a porte aperte.

L’app permette l’accesso ad alcuni servizi tra cui una rete di itinerari di arte sacra in Piemonte e Valle d’Aosta, accessibili grazie ad un sistema di apertura e di narrazione automatizzate, tramite smartphone.

Mettere insieme arte, tecnologia, comunità e territorio

«Questo è un progetto – ha detto il vescovo Derio nel suo intervento – che mette insieme arte, tecnologia, comunità e territorio. Sono quattro parole estremamente importanti, anche se spesso la cultura, e tanto più l’arte, è il fanalino di coda e viene dopo tutti gli altri problemi. Ma noi sappiamo che l’arte è un linguaggio e dice cose che con altri linguaggi non si saprebbero né si potrebbero dire. Il progetto Chiese a Porte Aperte rientra in questa sfida e permette a tutti di avere la chiave di molti beni culturali che altrimenti resterebbero chiusi e inaccessibili». E ha spiegato: «due sono i vantaggi del progetto: l’apertura, ovviamente, ma soprattutto la narrazione non semplicemente tecnica ma esistenziale. E questo è importate perché spesso le guide sono molto preparate e propongono una descrizione tecnica impeccabile, ma raramente si incontra una guida che provi a spiegare che cosa voleva dire quel certo pittore e perché ha speso tempo ed energie per realizzare quell’opera».

 

Dare nuove chiavi interpretative

Don Gianluca Popolla, incaricato regionale del Piemonte per i beni culturali ecclesiastici, ha ribadito l’importanza di coinvolgere tutti i sensi nella fruizione di questi beni e di dare delle nuove “chiavi interpretative” «in continuità con ciò questi beni che sono stati. Il futuro riguarda le opportunità e la sostenibilità, economica e operativa, di questo progetto».

 

Occuparsi di cultura significa anche creare lavoro

Sulla dimensione economica è intervenuto Gianni Gallo, vice Presidente Vicario Confcooperative Piemonte, ribadendo il ruolo centrale della cultura nel mondo della cooperazione. Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Cultura Turismo Sport, ha ricordato che «Nell’ambito del sociale, culturale, turistico e sportivo per quanto riguarda Confcooperative sono circa 2500 le imprese che si occupano di questi settori. Dobbiamo cercare di rilanciare con entusiasmo i nostri obiettivi attuali. Dobbiamo occuparci di rendere più stabili le cooperative italiane, quasi il 60% di queste è a rischio default e evitare che accada è il nostro obiettivo. Occuparsi di cultura significa anche creare lavoro».

 

Tre chiese a porte aperte in Diocesi

Il progetto, in continua evoluzione, attualmente nel territorio della Diocesi di Pinerolo permette di accedere

  • a Frossasco alla Cappella della Madonna del Boschetto
  • a Lusernetta alla Cappella di San Bernardino da Siena
  • a Pinerolo alla Cappella di Santa Lucia alle Vigne