
Domenica 13 novembre si celebra la Giornata mondiale dei poveri, il 26 novembre la Colletta alimentare.
Le “giornate”, talvolta perfino inflazionate, hanno lo scopo di richiamare l’attenzione su specifici problemi o situazioni che rischiano di scivolare nell’oblio o almeno nell’indifferenza. A novembre due appuntamenti accendono i riflettori sulla piaga della povertà, sempre più diffusa anche nei paesi occidentali.
Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
Il 26 novembre, in tutta Italia, si volge la “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” giunta alla sua 26esima edizione e che coinvolge, anche nel pinerolese, numerosissimi volontari.
Rimboccarsi le maniche senza retorica
«Davanti ai poveri non si fa retorica – spiegano gli organizzatori –, ma ci si rimbocca le maniche, attraverso il coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno. Non è l’attivismo che salva ma l’attenzione sincera e generosa. Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale».
La VI “Giornata dei poveri”
Allargando i confini dall’Italia al mondo, il 13 novembre si celebra la VI “Giornata dei poveri” fortemente voluta da Papa Francesco che quest’anno ha scelto, come titolo del suo messaggio, un versetto biblico, tratto dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinti: «Gesù Cristo si è fatto povero per voi».
Povertà che uccide, povertà che libera
«C’è una povertà che umilia e uccide, e c’è un’altra povertà, che libera e rende sereni – ha scritto il papa –. La povertà che uccide è la miseria, figlia dell’ingiustizia, dello sfruttamento, della violenza e della distribuzione ingiusta delle risorse». La povertà che libera, al contrario «è quella che si pone dinanzi a noi come una scelta responsabile per alleggerirsi della zavorra e puntare sull’essenziale».

