“Al Colletto”, un libro ricorda don Ausilio Pollo

Don Giorgio Grietti ha curato “Al Colletto”, un agile libretto pensato per ricordare e far conoscere la figura di don Ausilio Pollo.

«Desideriamo che si conservi la memoria di don Ausilio e farlo conoscere, sia pure in maniera rapida, a quanti, anche tra i vescovi, i preti e i diaconi venuti dopo, non l’hanno potuto incontrare e, forse, non ne hanno mai sentito parlare». È questo il fine dichiarato dell’agile volumetto curato da don Giorgio Grietti “Al Colletto” (Vita Editrice). Si tratta di una raccolta di testimonianze di quanti hanno conosciuto e beneficiato dell’amicizia e dell’opera pastorale di don Ausilio Pollo.

 

La vita di don Pollo

Nato a Lusernetta nel 1938. Nel 1941 perde il papà. Nel 1949, accompagnato e seguito dal parroco don Bartolomeo Priotto (1910-1955) entra nel Seminario di Pinerolo. Accompagnato in seguito da don Andrea Maurino, è ordinato prete dal vescovo Binaschi (1883-1968) il 29 giugno 1961. Destinato viceparroco a Macello inizia il suo ministero accanto a don Mario Caffaratti (1905-1978) che lo aveva battezzato. Nel 1965 è trasferito, quale vicario, a Torre Pellice ed è accolto dal priore di allora don Filippo Bossetto (1917-1979). Dall’estate del 1972, e nei primi mesi del 1973, dimora a Villa Lascaris, a Pianezza, con la comunità di quella casa, luogo di esercizi spirituali, incontri, convegni. In quegli anni inizia a manifestarsi la malattia (sarà necessario asportargli un occhio) che lo accompagnerà sino alla fine dei suoi giorni. Con coraggio e forza nel 1973, incaricato della pastorale giovanile in diocesi, trasforma l’antico convento carmelitano del Colletto in una casa per incontri spirituali. In particolare il Colletto diventa luogo di incontro per ragazzi e giovani, di appuntamenti di preghiera, di esercizi spirituali. Sin verso il 1980, con la collaborazione dei giovani cresciuti al Colletto, anima l’attività estiva di Ca Nostra (a Riclaretto di Perrero). Negli ultimi anni la malattia sembra volerlo divorare. Muore il 6 aprile 1984.

 

Memoria e riconoscenza

«Fare memoria – conclude la raccolta di testimonianze don Grietti – diventa riconoscenza per quanto Dio ha fatto per noi facendoci incontrare don Ausilio. Fare memoria è rivivere quanto provato al Colletto. Fare memoria diventa missione e sostiene la nostra missione».