È mancato questa mattina, all’età di 75 anni, a causa di un arresto cardiaco, don Marco Silvestrini, parroco di Campiglione Fenile. Era stato ricoverato all’ospedale di Tortona a causa delle complicazioni del Covid19 cui era risultato positivo domenica 14 marzo. Dopo un paio di settimane di degenza ed un apparente miglioramento, negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate, facendo presagire il peggio.

Venerdì 19 marzo il vescovo Derio aveva organizzato un momento di preghiera on line per don Marco, seguito da più di 500 fedeli che hanno così dimostrato il proprio affetto verso un parroco amato da tutti. Anche ieri, durante la Messa del Crisma, il vescovo ha invitato i presenti  a pregare per lui.

Saranno comunicate prossimamente le date della veglia funebre e del funerale.

Chi era don Marco? 

Nato a Roma il 14 ottobre del 1946, Marco Silvestrini, riceve il battesimo nella basilica dei Santi Apostoli. Coniugato con Anna Maria Marionni, vedovo dal 14 agosto 2005, papà di Arianna nata nel 1971, membro del Cammino Neocatecumenale, è stato alunno del Seminario Missionario Diocesano “Redemptoris Mater” di Pinerolo conseguendo il baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 2012. Ammesso tra i candidati agli Ordini Sacri nel 2011, diacono nel 2012, è stato ordinato presbitero a Pinerolo, da monsignor Pier Giorgio Debernardi, il 3 maggio 2013.

Arrivato a Campiglione Fenile (era stato nominato parroco il 27 maggio 2013), don Marco aveva ben chiari i principi che voleva portare nella propria parrocchia e in un’intervista dell’epoca ce li raccontava così: «Credo sia molto importante far riscoprire alle persone la propria regalità e la propria figliolanza. Talvolta nella vita si finisce per non considerarsi più e si perde la dignità».

Insieme a monsignor Pier Giorgio Debernardi e a Vita Diocesana aveva dato vita alla Onlus “Acqua nel Sahel“, di cui era punto di riferimento nella diocesi di Pinerolo.