
Lo scorso 25 giugno nella Basilica di Maria Ausiliatrice Matteo Vignola, giovane originario di Luserna San Giovanni, è stato ordinato sacerdote nella famiglia salesiana.
Matteo Vignola, originario di Luserna San Giovanni, è diventato presbitero nella famiglia dei salesiani di don Bosco il 25 giugno nella Basilica di Maria Ausiliatrice per l’imposizione delle mandi dell’arcivescovo di Torino Roberto Repole. Nato il 12 marzo 1988, è cresciuto a Luserna e ha frequentato la parrocchia Sacro Cuore di Gesù come catechista, organista e animatore dei giovani. Il papà Mauro attualmente è sindaco di Bobbio Pellice, e la sorella Marta consigliere comunale a Luserna. Mamma Flavia assiste la famiglia e si occupa del mercatino dell’usato che aiuta tanti parrocchiani e poveri del territorio.
Una vocazione nata in Madagascar
Matteo ha studiato medicina a Torino e durante il periodo dell’Università si è accostato ai salesiani, che conosceva già attraverso il gruppo giovani di Luserna. Questi spesso si affidavano ai novizi di Monte Oliveto di Pinerolo per momenti di formazioni e ritiri spirituali. Nel 2009 è partito per una missione in Madagascar con i salesiani e lì è maturata la sua vocazione.
Il noviziato a Monte Oliveto
Tornato da quella esperienza ha iniziato il suo discernimento con i salesiani e poco per volta la chiamata a seguire il Signore nella famiglia di don Bosco è diventata concreta: dopo la Comunità Proposta e il prenoviziato a Valdocco è entrato nel noviziato di Monte Oliveto a Pinerolo l’8 settembre 2012 e ha fatto la prima professione l’anno successivo. Poi due anni a Nave (Brescia) nel post noviziato e il primo anno di tirocinio a Valdocco nella Comunità Proposta, aiutando nella Pastorale Giovanile Ispettoriale dei salesiani. In quell’anno ha concluso gli studi universitari di medicina. Ha quindi vissuto altri due anni di tirocinio nella casa salesiana di Borgomanero dove ha confermato la strada intrapresa.
Gli studi teologici a Gerusalemme
Nel 2018 ha iniziato gli studi teologici in Terra Santa, a Gerusalemme, nello studentato internazionale salesiano. Il 22 novembre 2020 ha emesso la professione perpetua a Betlemme ed è stato ordinato diacono il 12 giugno 2021 a Gerusalemme. Non è potuto rientrare prima ed essere ordinato diacono in Italia a causa della pandemia.
Insieme a lui, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, sono stati ordinati altri tre diaconi salesiani. Numerosi i sacerdoti salesiani e non che sono intervenuti alla ordinazione. Tra questi anche il vescovo emerito di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi. Dopo il rito dell’imposizione delle mani è stato don Christian Besso, pinerolese anche lui, ad aiutare don Matteo nella vestizione con la casula sacerdotale.
La prima messa
Domenica 26 giugno, in occasione della festa patronale della comunità, don Matteo, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Luserna, ha celebrato la sua prima messa, con monsignor Debernardi e con il parroco don Aldo Rolfo. Durante l’omelia ha ricordato come il Signore, il buon Pastore, venga a cercare le sue pecore una ad una, richiamando il passo della Genesi in cui Dio, non vedendo più Adamo nel giardino, lo cerca con ansia: «Adamo, dove sei?». Così agisce il Signore nella vita di ciascuno di noi. Il novello sacerdote ha poi ringraziato la sua famiglia, gli amici e chi gli è stato accanto nel percorso di discernimento.
Il “don Matteo” di Luserna
Al termine della funzione i giovani della comunità hanno organizzato un rinfresco fuori della chiesa e don Matteo si è trovato… una bicicletta con la quale ha fatto un giro sul sagrato sulle note della sigla della famosa serie Tv interpretata da Terence Hill. La festa è continuata con amici e parenti prima presso la casa salesiana di Cumiana, poi a Luserna con la tradizionale grigliata alla quale ha partecipato anche il vescovo Derio Olivero. Alla consegna dei regali il vescovo Derio ha fatto gli auguri a Matteo ricordando l’anniversario dei 60 anni di Messa del parroco don Aldo. Quasi un passaggio di consegne da un prete che si è donato per tutta la vita e un giovane prete che ha una strada di dono aperta.
Ives Coassolo

