Il nuovo sistema per visitare San Bernardino verrà inaugurato domenica 22 settembre alle 11,30 alla presenza del vescovo Derio.

 

LUSERNETTA. Un gruppo di visitatori è arrivato anche dalla Liguria, precisamente da Genova, per visitare la cappella di San Bernardino in via Bibiana 15 a Lusernetta. Erano attratti dal progetto “Chiese a porte aperte”, che permette di prenotare delle visite, aprire la chiesa con il proprio smartphone e fare un’esperienza di visita “immersiva”.

La cappella di San Bernardino, costruita tra il 1450 e il 1520, è tra i 13 siti che si possono visitare con questo sistema tecnologico. Nel Pinerolese c’è anche la chiesa di Santa Maria di Missione a Villafranca, e la cappella di San Sebastiano a Giaveno che, assieme alla cappella di San Bernardo di Piozzo, è stata al centro della prima sperimentazione a inizio 2018.

L’iniziativa è stata voluta dalla Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici di Piemonte e Valle D’Aosta, e il responsabile è il Vescovo pinerolese Derio Olivero: «È un progetto a cui tengo molto perché permette di valorizzare beni che erano aperti solo qualche volta, grazie alla comunità che li custodisce – dettaglia –. Prima abbiamo creato un circuito gotico, ora stiamo lavorando a uno romanico». L’intenzione è arrivare a 20 o 21 chiese inserite nel progetto.

Per il Pinerolese si parla di Madonna del Boschetto di Frossasco e anche di un’altra che non è stata ancora svelata. «L’iniziativa ha molte potenzialità e può attrarre turisti dall’estero, che magari vanno nelle Langhe e poi vogliono visitare altre zone, seguendo dei percorsi – prosegue –. Da Vescovo di Pinerolo, poi, mi interessa che il territorio e le sue bellezze vengano riscoperte, anche dagli abitanti della zona, perché vorrei che questi luoghi diventassero sempre di più cari alle persone».

Come funziona il sistema lo illustra il coordinatore Roberto Canu: «Basta scaricare l’app per smartphone “Chiese a porte aperte” e prenotare una visita. Poi ci si reca sul luogo prescelto e si inquadra con lo smartphone il QR Code all’ingresso e le porte si aprono». Il visitatore viene poi accolto da una musica e può scegliere la lingua in cui ascoltare la spiegazione, mentre un gioco di luci illumina i quadri di cui la registrazione parla.

«In prospettiva vogliamo introdurre un’innovazione che permetta di misurare anche la temperatura e l’umidità, controllando lo stato degli affreschi» sottolinea Canu. Il partner principale di questa iniziativa è stata la Fondazione Crt, che ha contribuito con un finanziamento, così come la Regione, mentre il restante 30% è a carico di Comuni, parrocchie o Diocesi. «Per Lusernetta, per esempio, la spesa è stata di 7.500 euro circa e Comune e Diocesi si sono divisi la quota di cofinanziamento» spiega Canu.

Il nuovo sistema per visitare San Bernardino verrà inaugurato domenica 22 settembre alle 11,30 alla presenza del vescovo Derio. Ma intanto non mancano i visitatori, non solo da fuori: «Pur essendo ancora una fase sperimentale e non pubblicizzata ci sono molte persone che sono andate a San Bernardino e sono rimaste soddisfatte» conclude il sindaco Alex Maurino.

Marco Bertello